Che cos’è l’autismo?
In questo articolo imparerai che cos'è l'autismo e quali sono le aree deficitarie dell'autismo la così detta triade autistica.
L’autismo è un disturbo dello sviluppo neurobiologico che impedisce a chi ne è affetto di interagire in maniera adeguata con le persone e con l’ambiente. Il disturbo si manifesta con un’ampia gamma e livelli di gravità, infatti in questo senso è molto opportuno parlare di spettro. Questo concetto è molto importante poiché lo spettro è un continuum di variabilità, introduce dunque al suo interno un infinita configurazione di autismi. Permangono comunque delle tipicità, tutti coloro che ne sono affetti presentano tipiche difficoltà in tre aree, la così detta “triade autistica”
1 ) Alterazione e compromissione della qualità dell’interazione sociale.
2 ) Alterazione e compromissione della qualità della comunicazione.
3 ) Modelli di comportamento e interessi limitati, stereotipati e ripetitivi.
Questa è la triade autistica, ma cosa significa nello specifico? Partiamo subito dal primo punto:
1) Alterazione e compromissione della qualità dell’interazione sociale.
L’interazione sociale è il comportamento per il quale le persone agiscono o scambiano stimoli con l’altro. Può riguardare la parte verbale come le richieste, comportamenti non verbali come il saluto o tanti altri gesti che normalmente si emettono nella routine quotidiana. Questa è una delle aree molto spesso compromesse nell’autismo, (ASD,Autism Syndrome Disorder)
2 ) Alterazione e compromissione della qualità della comunicazione.
Per comunicazione si intende lo scambio di informazioni tra due soggetti, la comunicazione può essere verbale e non verbale, come negli esempi citati prima. I soggetti che comunicano sono l’emittente o parlante e il ricevente o l’ascoltatore. Nell’autismo la comunicazione può essere compromessa sia nella parte dell’ascoltatore/ ricevente che dall’emittente/parlante. Nella specie umana una componente fondamentale della comunicazione è il linguaggio (cioè la comunicazione vocale), nel comportamento verbale rientrano comunque anche forme di comunicazione non vocale come il linguaggio dei segni o ad immagini. Nel ASD il linguaggio può esserci con uno sviluppo normale o può non svilupparsi affatto, può avere uno sviluppo ritardatario o può essere in forma stereotipata.
3 ) Modelli di comportamento e interessi limitati, stereotipati e ripetitivi.
Questa è una parte della triade che raccoglie moltissimi comportamenti. Rientrano in questa area, l’interesse limitato per gli stimoli circostanti ma anche la ritualità ( la ripetizione di una serie di comportamenti sempre nella stessa sequenza) non funzionale.
I comportamenti stereotipati possono essere svariati, dal comportamento motorio, come il battere le mani o sfarfallio delle stesse, a quelli vocali come la ripetizione continua di una stessa sillaba, parola o frase.
Spesso questa terza area è quella maggiormente evidente agli occhi della società che stigmatizza questi comportamenti.
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In questo articolo abbiamo volutamente omesso i criteri diagnostici secondo i vari manuali come il DSM V o ICD 10 che diventano molto rigidi e riduttivi rispetto alla vastità di questo disturbo.
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