#Toylikeme

La rubrica di Valentina. Oggi ci parla di #Toylikeme, giocattoli che rappresentano persone con disabilità. Per dare a tutti un gioco in cui identificarsi!

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Questo articolo è stato scritto da Alice Valentina Sodano. Ha 31 anni ed è affetta da neurofibromatosi di tipo 1. Ha creato la pagina A Modena giro anche io, in cui parla dei luoghi accessibili a chi come lei usa una carrozzina elettrica. Ha molteplici hobby, fare troppo a lungo le stesse cose la annoia, è perenne ricerca di cose nuove da provare e scoprire. Detesta il pietismo e la la commiserazione. Di solito le dicono che è estremamente realista

Chi da bambino/a non ha desiderato delle bambole in cui potersi riconoscere totalmente?
Purtroppo per molti bimbi non è così, anzi i modelli d’esempio sono sempre e solo personagi bellissimi e sanissimi e totalmente irreali. Anni fa la Mattel provò a produrre una Barbie in carrozzina. L’intenzione era quella di venire incontro alle bimbe che le utilizzano dandole una bambola che le somigliasse ma purtroppo l’idea non piacque ai consumatori e venne subito ritirata dal mercato.
In questo ultimo anno e mezzo è stata creata una bellissima campagna nata dala mente di tre donne inglesi, la #toylikeme, che si occupa di promuovere l’idea che sia possibile anche creare giocattoli con disabilità, per educare i bimbi all’accettazione della disabilità, e per consentire a quei bimbi affetti da disabilità di poter identificarsi nei propri giochi. Alcune aziende hanno accettato e si sono messe alla prova creando bamboline, orsetti, e pupazzetti vari affetti dalle più disparate disabilità. Ci sono anche alcune aziende nate con l’intento di produrre bambole con le fattezze della bimba che riceverà la bambola a propria immagine e sembianza come le Makies. L’azienda stampa in 3d delle bambole molto belle realistiche e che mostrano come comunque nonostante la disabilità si possa essere belli senza scadere nel compassionevole, e vi è la possibilità di aggiungere tra gli accessori bastoni ed apparecchi acustici. Certo la strada è ancora molto lunga e c’è chi ha fatto grossi scivoloni come la Playmobil che ha si creato personaggi con disabilità ma anziani, dopo alcune proteste sul web hanno promesso che arriveranno nuovi personaggi, promessa arrivata anche da parte della lego.
Comunque qualcosa comincia a muoversi nel verso giusto e spero che a breve sugli scaffali arriveranno nuovi giochi con cui poter crescere e rappresentare tutti.

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