Stranieri a Modena!

La nostra città deve ancora giocare tutte le sue carte e sfruttare a pieno le sue risorse per ricevere finalmente l'attenzione che merita.

Modena fontana Piazza Roma

Tranquilli, parliamo di turisti stranieri. Scrivere di immigrazione solleverebbe inutilmente discussioni che ci discosterebbero dall’analizzare come l’offerta turistica modenese stia migliorando col passare del tempo: anni fa quando io sbarcai a Modena (sono sbarcato direttamente, da oltre l’Adriatico a Modena) non ricordo la presenza di tanti turisti, soprattutto stranieri, in città. Eppure il grande Maestro Pavarotti era ancora vivo, la Ferrari vinceva le corse e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena non stava passando un periodo nero… come l’aceto.

Nella città venivano presentate opere dal dubbio gusto estetico che assolvevano il compito di esaltare l’immagine del realizzatore più che fungere da attrazione turistica. Si stava così, a crogiolarsi nel benessere tra un grappolo d’uva e una goccia d’aceto, rigorosamente installati su una nuova e fiammante rotatoria.

Poi è arrivata la crisi. Le aziende hanno iniziato a chiudere; i commercianti a lamentarsi; i comuni a tagliare le spese. Le opere costruite sono diventate meno appariscenti e più economiche, abbandonando sfarzo e ostentazione a favore di semplicità e funzionalità.

Cambia dunque la tipologia di investimento. Il grande dibattito generato dalla fontana costruita in Piazza Roma — uno specchio d’acqua che riflette il magnifico Palazzo Ducale — riflette questo cambiamento: improvvisamente si è notato che le opere non servono tra gli spartitraffico o in corrispondenza delle rotatorie, bensì nei luoghi dove ci si può camminare a fianco, dove si possono toccare e vedere da vicino, immergendocisi come in una nuova esperienza. Proprio questo è lo spirito che ha dato vita al Museo Enzo Ferrari, un vero gioiello di architettura: intrigante, semplice e diretto. Il museo emoziona chi è Modenese, che dentro vive e percepisce il legame che l’uomo, Enzo Ferrari, ha saputo stringere con la sua città; ed emoziona chi Modenese non è, perché racconta la storia di un personaggio che ha inseguito e raggiunto i propri sogni tinti di Rosso Corsa, accompagnati dalla Voce di Modena nel mondo: il Maestro Luciano Pavarotti.

Modena ha regalato al mondo personalità geniali, e ora il mondo sta ricercando questa particolare città, fatta di geni, imprenditori, sognatori e anche tanto buon cibo!
Ritornando al principio di questo scritto, a livello di turismo internazionale Modena non ha ancora giocato tutte le sue carte, diciamo che per ora ha semplicemente creato alcune nuove opportunità, ma rimangono tanti altri tesori da (ri)scoprire e far conoscere. Per esempio, voi sapevate che a Modena c’è un Museo dei Salumi?

Noi Modena la amiamo, e per questo la accompagneremo e supporteremo in questa crescita turistica ponendo sempre l’accento sull’integrazione e sull’accessibilità — dei luoghi come delle esperienze.