Max Ulivieri il paladino della sessualità delle persone con disabilità

A breve Max Ulivieri sarà a Modena per parlare nuovamente di sessualità e disabilità.

Ho conosciuto Max Ulivieri in un ambito che con la sessualità non ha molto a che vedere, eravamo in un gruppo di lavoro che stava creando un nuovo modo di affrontare il turismo, partendo da quello accessibile per arrivare ad un’offerta che comprendesse tutte le categorie di persone. Devo dire che quello che mi ha subito colpito di lui è la sua schiettezza. Uno che non le manda a dire. Conoscevo già i suoi progetti sull’assistenza sessuale, sull’associazione Love Giver e sulle battaglie che stava portando avanti. I temi che Max porta avanti sono sicuramente controversi, presuppongono punti di vista che sono a volte difficilmente comprensibili per chi non li vive direttamente. Nei suoi vari canali si possono leggere storie struggenti come storie anche divertenti piene di aneddoti e spensieratezza, non è solo perché si parla di disabilità che tutto debba assumere un’aura di difficoltà e pesantezza. La sessualità è anche spensieratezza, questo è però ancora un miraggio, siamo ancora nel momento in cui le storie struggenti e difficoltose sono in gran numero superiori rispetto a quelle citate prima. Come ci ha raccontato Max alla conferenza “Io Amo”, «In quattro anni abbiamo raccolto 2137 richieste, gran parte da parte di genitori di ragazzi con disabilità sia fisiche che cognitive. Ci sono madri costrette a masturbare i figli, altri ricorrono alla prostituzione. Spesso negli istituti di cura vengono somministrati dei calmanti. Sono storie tristi e gravi. Mi sono stufato di ascoltarle e non poter fare niente».
Il tema è complesso perché fa riferimento ad una sfera molto intima connessa anche al proprio sistema di valori etici e morali. Questo però non può essere una scusa per evitarlo, quelle 2137 richieste meritano una risposta che sicuramente grazie al fatto che non rimarranno silenti, l’avranno. Con inTandem ci stiamo mettendo in prima fila per affrontare l’argomento. Come? In primis con la conferenza gratuita che abbiamo organizzato a settembre 2017 dove si è parlato ampiamente del tema, in secondo luogo, molto più attuale è il corso che abbiamo organizzato attraverso inTandem Formazione. Il corso su Sessualità e disabilità avrà luogo a Modena e partirà a ottobre.
Le risposte inizieranno ad arrivare grazie all’impegno continuo di persone come Max, di cooperative che credono in questo e di famiglie che non si voltano dall’altra parte.

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