Lasciamo che i bambini facciano i bambini

Alcune considerazioni sull'usa dei bambini nel mondo dello spettacolo.

Qualche settimana fa, il programma “Nemo-Nessuno escluso” ha mandato in onda un servizio riguardante l’organizzazione della Comunione nella città di Napoli: un vero e proprio matrimonio in miniatura a partire dalla scelta dell’abito per finire a quella dell’acconciatura. Ciò che sicuramente avrà colpito sono state le parole della madre di una di queste piccole donne: ” Anche se siamo considerati poveri, dimostrerò che abbiamo organizzato una bella festa”. Questo il senso.

Tali parole spiegano tutto il senso del fenomeno delle baby modelle che partecipano alle sfilate ( anche di grandi firme) ed ai concorsi di bellezza. Questi ultimi sono tradizionalmente americani, ma negli ultimi anni non sono poche tali manifestazioni anche nel nostro paese.

La giornalista Flavia Piccinini ha pubblicato un libro-inchiesta proprio su tale tematica e tra le sue pagine emerge una realtà inquietante e preoccupante:bambini/e sottoposti a shooting fotografici spesso senza la supervisione dei propri genitori, bambini/e lasciati ore intere senza mangiare nè bere, scatti fotografici e preparazioni look estreme al limite della pornografia.

Il rischio di molestie potrebbe essere una realtà che i genitori hanno ben chiaro: una mamma ha confidato alla giornalista di aver ordinato alle figlie di stare attente se qualcuno avesse domandato loro di togliersi le mutandine, dicendo loro “Se ti fanno togliere le mutandine, tu non lo fare: urla e vieni a chiamarmi”.

Se allora ci sono genitori preoccupati, perchè iscrivono i propri figli a queste manifestazioni? Il motivo è semplice e chiaro: riversano su di loro le proprie aspettative fallite ed i propri sogni irrealizzati. Ecco che allora che guardare la propria figlia su un palco,vestita e preparata come un’adulta suscita soddisfazione.

Se si chiedesse a questi bambini cosa provano durante queste giornate, senza telecamere ad inquadrarli e non come accade nelle interviste ddove i bambini sono sempre felici di ciò che fanno, sicuramente condividerebbero la propria stanchezza e la propria voglia di tornare a casa a giocare.

I bambini vanmno salvaguardati per la loro innocenza, per la meraviglia che li porta a guardare il mondo sempre con occhi spalancati, per l’ingenuità dei loro anni. Perchè portargli via tutto questo per vederli “acconciati” e scimmiottare un adulto? L’età dell’infanzia e della fanciullezza è un periodo molto limitato e passa velocemente. Perchè obbligarli a crescere prima del tempo?

I bambini sono bellissimi nella loro spontaneità, nel loro entusiasmo e nella loro vivacità che li porta a sporcarsi i vestiti ed a sudare mentre corrono. Obbligarli a scatti fotografici in pose allusive, a sedute di trucco e parrucco come qualsiasi uomo di spettacolo… è una forzatura che stride.

Nessuno si è mai fermato a pensare dal punto di vista emotivo e psicologico cosa accade in questi bambini-adulti. Siamo sicuri che queste sfilate e questi concorsi di bellezza non influiscano sul loro sviluppo psicofisico? Lasciamo che facciano i bambini” E facciamo capire ai loro genitori che i figli non sono la loro seconda opportunità per “farcela”.

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