La rete che funziona

L'importanza di una rete di servizi che funziona. La storia di Y. come esempio di coordinamento tra diversi mondi, dai servizi sociali, alla cooperazione e le associazioni.


Y. è un ragazzo di 17 anni, ha la passione per lo studio e la conoscenza, sopratutto per le lingue che gli permettono di entrare a contatto con mondi totalmente diversi. Y. ha anche un’altra caratteristica, è affetto da distrofia muscolare di Duchenne (DMD). La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una patologia genetica, talvolta a carattere ereditario, che colpisce i muscoli. I pazienti perdono il tono muscolare, per l’assenza di un proteina fondamentale: la distrofina. Questo ovviamente non gli permette di svolgere molte attività in autonomia per cui per qualunque attività necessita di assistenza.

Y. avendo dunque questa patologia si è ritrovato ad avere molto tempo libero ed a non poterlo utilizzare a seconda delle proprie necessità e capacità. Proprio in questo momento, quando la necessità di avere un progetto anche sul tempo libero di Y. è scattata la così detta RETE, l’insieme cioè di tutti quei meccanismi enti ed associazioni che hanno portato al soddisfacimento dei bisogni di Y.

Guardiamo meglio come funziona la rete e come in questo caso, grazie al coinvolgimento di ognuno degli attori si è arrivato al progetto.
Dopo l’emersione dell’esigenza, il primo passaggio è stato fatto tra i servizi sociali e l’associazione di riferimento a cui Y. fa parte, la UILDM (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare), l’associazione si è fatta carico di trovare e mettere in contatto dei professionisti che potessero creare un progetto per il tempo libero di Y. con i servizi e la famiglia.
I professionisti siamo noi di inTandem ovviamente, ed abbiamo creato un progetto ad -hoc costruito sulle esigenze di Y.
Grazie al nostro educatore Giacomo e della concessione da parte dell’associazione l’utilizzo del proprio mezzo Y. ora per 2 pomeriggi a settimana svolge delle attività personalizzate. Le attività sono delle più svariate, dallo scambio di libri ed audiolibri presso la biblioteca Delfini al corso di tedesco o alle attività svolte con i pari. Tutto il progetto è stato creato per il raggiungimento della piena autodeterminazione ed una buona integrazione nella società.

Questo è stato solo uno degli esempi di come le attività e la collaborazione della rete può portare effettivamente al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità.

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