Il tempo libero deve essere per tutti

Andare al mare, visitare i musei, passare una serata al pub o a sentire un concerto permette alle persone di avere tante occasioni di conoscersi

La vita di tutti noi è riempita da tanti impegni. Il lavoro, lo studio e qualsiasi altra attività contribuiscono a riempire la maggior parte del nostro tempo. E tutto ciò aiutae indirizza la costruzione della nostra identità personale, che si articola e definisce attraverso i nostri interessi. Una componente fondamentale dell’identità di una persona, però, è quella degli interessi liberi, cioè quelli che vengono scelti proprio perché particolarmente accattivanti o stimolanti. In quest’area possiamo far rientrare sia gli interessi strettamente personali, sia le nostre passioni, gli hobby e tutte le relazioni più o meno profonde che instauriamo con le altre persone.

Il tempo libero si colloca proprio in questa sfera e assume forse l’importanza maggiore nel processo di formazione identitaria, poiché è quel momento in cui convogliano le scelte e le attività che ognuno di noi compie liberamente, senza alcun obbligo o vincolo strutturale o logistico. Non avere la possibilità di scegliere senza vincoli su come disporre del proprio tempo libero, comporta delle ricadute non indifferenti nella vita sociale delle persone.

Le persone con disabilità (sia essa motoria, sensoriale o psichica) non sempre hanno la possibilità di fruire in maniera autonoma e senza restrizioni del proprio tempo libero: ad esempio le barriere architettoniche, che sono un grande ostacolo alle libertà personali, rendono decisamente più complicato il raggiungimento dell’autonomia per le persone con disabilità motoria.
Ma ci sono molti altri ostacoli che impongono alle persone con disabilità una restrizione della libertà: uno dei principali vincoli è quello del dover sempre chiedere a chi li assiste — famigliari o amici che siano — un aiuto per ogni azione, anche la più piccola.

Se sul luogo di lavoro, nei centri diurni o scolastici questo tipo di assistenza è garantita, nel contesto quotidiano (e personale) tutto ciò è portato avanti da famigliari o amici. Purtroppo questo porta ad una limitazione della libertà di scelta che le persone assistite, essendo dipendenti dagli altri, sono costrette a subire; le pressioni interne ed esterne e la sensazione di dipendenza possono contribuire a creare un aumento dell’isolamento e la mancate integrazione nella società.

L’aspetto sociale è secondo me fondamentale per condurre una vita positiva, sia sul piano fisico che psichico. Il limite dovuto ai vincoli rispetto al godimento del tempo libero porta spesso anche a un deficit di relazioni sociali, che può essere superato soltanto con la conoscenza di persone nuove, di posti nuovi, dunque anche di nuovi amori. Questa strada è percorribile solo nei momenti liberi, che devono quindi essere davvero liberi. Andare al mare, visitare i musei, passare una serata al pub o a sentire un concerto permette alle persone di avere tante occasioni di conoscersi. Senza conoscenza non può esserci amore, e senza amore non può esserci vita.