Disabilità nel mondo del cinema
La disabilità nel mondo del cinema. Molti film affrontano l'argomento, ma pochi ne parlano senza essere discriminatori o scadere nel classico "disabile = poverino".
Il cinema nel corso degli anni ha sempre parlato di disabilità. Spesso e volentieri le storie che riguardano la disabilità sono storie tristi, lacrimevoli che vanno a colpire soltanto l’emotività dello spettatore senza però dare reali spunti di riflessione o differenti punti di vista, storie in cui la persona con disabilità finalmente incontra la persona senza disabilità che si prodiga a salvare lo sventurato di turno, che magicamente riscopre la bellezza della vita.
Ci sono anche tanti film che fingono di trattare in modo diverso la disabilità ma che fondamentalmente anche se rappresentati molto bene di fondo sono sempre storie che tendenzialmente mettono in scena la stessa cosa come per esempio ”Quasi amici” che seppure in modo allegro mantiene lo stesso schema.
Fortunatamente ci sono anche tantissimi film che invece non ghettizzano la persona disabile nel suo ruolo, ma che anzi, danno buoni spunti di riflessione di come nonostante tutto si possa aver una vita ”normale” anche senza nessun supereroe che venga a salvarci. Un esempio può essere “Figli di un dio minore”, in cui la protagonista sorda ha un lavoro e una vita e nessuno è capace a fermarla (miracolosamente in questo film non viene bloccata neanche dagli stereotipi femminili, ma questa è un altra storia), altri esempi sono quelli con personaggi del tutto politicamente scorretti come in “Saved” in cui uno dei protagonisti nonostante una famiglia alquanto moralista riesce a sdoganarsi e a vivere la stessa vita dei suoi coetanei. Spesso i film rappresentano il disabile come maestro di vita con semplicità disarmante. Il mio preferito in questo caso è ”La kriptonite nella borsa” con il fantasma dello zio autistico che insegna al bimbo a valorizzare le proprie diversità, o anche il francese ”L’ottavo giorno” in cui il protagonista affetto da sindrome di down, spiega al coprotagonista come il mondo sia stato creato in 8 giorni.
Ci sono anche tanti altri esempi con film poco noti su come la disabilità possa aver impatto sulle persone normodotate come in ”Piovono mucche” in cui il protagonista suo malgrado a fare il servizio civile, in una casa di cura per disabili, un film con disabili realmente disabili(cosa rarissima) realista e cinico ma per me molto carino. Un altro film sicuramente da vedere,recentissimo è ”La famiglia Belier” dove la protagonista è l’unica persona udente della famiglia, che scopre di avere il dono del canto, e che deve fare i conti con un padre che non vuole lasciarla andare,un film stupendo e molto che mantiene un contatto con la realtà.
Infine abbiamo i film surreali dove essere disabili non conta tanto poi qualcuno ci costruisce un corpo nuovo come in Avatar. Ci sarebbero ancora tanti temi e tanti film sicuramente più famosi di quelli citati oggi ma ne parleremo nelle prossime puntate. State connessi, per qualunque cosa che vogliate raccontarmi o se avete dei film che meritano di essere citati scrivetemi a info@intandem.it