Vaccini ed Autismo – La smettiamo?

E' difficile prendere posizione rispetto ad un argomento così difficile. Facciamo un po di chiarezza, la scienza ci aiuta.

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Qualche settimana fa il Ministero della Salute lanciò un allarme piuttosto strano per un paese industrializzato come il nostro: calano le vaccinazioni. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, avverte: “Ci aspettiamo, anche in Italia, i primi casi di poliomielite e difterite, dovuti al calo delle vaccinazioni. Essendoci migliaia di bambini non protetti contro poliomielite, difterite, tetano, morbillo, parotite, rosolia è ovvio che ci saranno anche nuove infezioni”.

Ma perché i genitori italiani scelgono di non vaccinare più i propri figli?

Negli ultimi anni è scoppiata una vera e propria bomba mediatica sulla correlazione vaccini/autismo. Sentenze, anche del nostro Paese, hanno riconosciuto a diverse famiglie il danno da vaccino. Fomentando in questo modo paura ed angoscia nei genitori che si trovano a dover scegliere se vaccinare o meno il proprio figlio.

I pediatri prescrivono i primi vaccini in un lasso di tempo che va dal primo mese di vita fino al terzo. In modo da avere un soggetto immunizzato adeguatamente prima del primo anno di vita.

Prima che il vaccino venga somministrato, il bambino viene visitato dal pediatra perché se si riscontrasse febbre o anche un raffreddore, il vaccino non si può fare. E’ un obbligo la visita pre vaccino.

I primi sintomi dell’Autismo iniziano a palesarsi proprio quando, secondo alcuni, è avvenuto il danno da vaccino cioè quando avvengono le prime vaccinazioni.

Ad oggi sappiamo ancora molto poco sulle reali cause che portano all’Autismo. Una delle teorie più accreditate al momento, vede la sindrome provocata da una mutazione genetica dei geni che codificano proteine sinaptiche.

A livello strutturale la conseguenza è una macrocefalia ( accrescimento di alcune regioni del cervello) con la dimensione del cervelletto più ridotta. Quindi “si nasce” autistici e non lo si diventa. E allora tutte le sentenze che hanno riconosciuto a tante famiglie l’insorgere della sindrome dopo la somministrazione del vaccino?

I risultati di due studi scientifici recentemente pubblicati su una delle riviste mediche più accreditate a livello mondiale, il BritishMedical Journal, (uno il 5 gennaio 2011, l’altro pubblicato l’11 gennaio 2011) hanno decretato l’infondatezza dell’associazione autismo/vaccini. Il Board, un comitato scientifico che riunisce vari esponenti dell’Igiene e Sanità Pubblica, della Medicina Generale, della Pediatria facenti capo ad Associazioni mediche e scientifiche ( come la FIMP,SIP ecc), si schiera contro la teoria del dottor Wakefield.

Inoltre esprime sconcerto per la sentenza del Tribunale di Rimini nel quale il vaccino trivalente viene accusato di provocare autismo.

Anche il Tribunale di Trani era stato chiamato a legiferare su una vicenda analoga, conclusasi però con l’archiviazione della vicenda e con la non dimostrata correlazione tra vaccino ed autismo. Stefania Salmaso, Direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’ISS, smentisce categoricamente tutte le teorie anti vaccinali che vedono l’autismo una causa dell’assunzione del farmaco. “Non esiste alcuna evidenza scientifica”.

Quello che dobbiamo accettare è che il vaccino è un farmaco ed in quanto tale può avere effetti collaterali. In nessun modo però associabili all’autismo. La storia, ci s’insegna che grazie ai vaccini sono state salvate milioni di vite ed è stato possibile raggiungere in Occidente uno standard di salute complessivo piuttosto alto.

Nei paesi “sottosviluppati” sappiamo bene che le associazioni umanitarie sono impegnate nelle campagne di vaccinazione per la popolazione. Se i vaccini provocassero davvero l’Autismo, tutti noi dovremmo essere autistici? Tutti i nostri fratelli e sorelle? Tutte le popolazioni che vengono vaccinate da associazioni umanitarie sono autistiche?

Come è stato sopracitato, attualmente si ritiene che l’autismo abbia una causa genetica. Quindi un bambino nel momento in cui assume la prima dose di vaccino è già autistico.

Sicuramente un modo per far stare i genitori più tranquilli può essere quello di somministrare il vaccino trivalente ( quello maggiormente accusato di provocare autismo) in dosi separate, per far abituare gradualmente l’organismo alle sostanze vaccinali.

Ma non vaccinare può essere un rischio: se tutta la popolazione scegliesse di non sottoporsi più alle vaccinazioni obbligatorie, tornerebbero le famose malattie debellate che nel passato recente hanno portato alla morte di decine e decine di persone.

Come ribadito più volte dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), non esiste alcuna indagine o ricerca scientifica che supporti le tesi di Wakefield. Concetto sottolineato ancor più vivamente dal nostro Ministero della Salute.

Anzi, sono stati invitati tutti i pediatri a fare corretta informazione ed a non sconsigliare il vaccino. Pena la rimozione dall’albo dei medici. Il vaccino è lo strumento più sicuro per rendere la popolazione immune. Non vaccinarsi è un danno per noi stessi e per gli altri.

La smettiamo di fomentare paure inutili?

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