Figli di un dio minore

La rubrica di Valentina oggi ci parla di un film premio Oscar. La più giovane attrice a vincere un premio Oscar e una bellissima storia d'amore.

Oggi vorrei parlarvi di una delle mie attrici e film preferiti Marlee Matlin un attrice americana,una
delle mie preferite… Vi chiederete chi sia, molto probabilmente perché qui in Italia non è molto
conosciuta. Marlee a soli 21 è stata la più giovane vincitrice del premio oscar (titolo che ancora
detiene) come miglior attrice protagonista nel 1986 per lo splendido film “Figli di un dio minore”.
Ha recitato per molte serie tv west wing the practice seinfeld Lword ed il mio preferito.. switched
at birt.
Ora vi chiederete ok ma cos’ha di tanto straordinario questa attrice? La Matlin è sorda a
causa di una malformazione della coclea in tutti i suoi film recita con la ASL (American Sign Language) il nostro equivalente della (Lingua Italiana dei segni). Ha interpretato in tre occasioni l’inno USA per il super-bowl.
Ultimamente è impegnata nel telefilm switched at birth, ­al posto tuo, tutto il telefilm è recitato per
metà in asl, apprezzo molto il fatto che in America ogni tanto tentino di inserire anche personaggi
sordi mantenendo il linguaggio dei segni, è una cosa che in Italia non ci sognamo di fare.
Ma ora torniamo al film per cui ha vinto l’oscar ossia Figli di un dio minore, la storia parla di James Leeds professore che comincia a lavorare in un istituto per ragazzi sordi, dove lavora come inserviente. Il personaggio interpretato dalla Matlin è Sara. Sorda anche lei, ma a differenza dei ragazzi dell’istituto lei si rifiuta di parlare. James rimane letteralmente folgorato dalla grinta dalla intelligenza e bellezza della ragazza, e ne nasce a breve un intensa storia d’amore, vanno a convivere, e nonostante alcune complicazioni capiscono d
essere fatti l’uno per l’altra.
Ciò che amo di questo film è che non c’è nessuna forma di pietà (in senso buono) in questo caso
come rarissimamente accade nei film, la figura del disabile è fiera e non ha bisogno di nessun eroe
che venga a salvarlo, e senza dover dare necessariamente lezioni sul come imparare ad apprezzare
la vita, è una storia d’amore tra un uomo e una donna che tra le altre cose è sorda, dunque semplice e diretta, come diretta è la vita. Senza tutti i fronzoli che siamo abituati a costruirci intorno.