E se comunicassimo con le mani? – LIS, la lingua dei segni.

Che cos'è la LIS e perchè è importante?

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La comunicazione è un bisogno fondamentale dell’uomo. Postulava lo psicologo Watzlawick che “non si può non comunicare” e questo vale anche per chi è affetto da sordità.

In Italia, così come in tutto il mondo, le persone affette da un deficit del canale acustico-verbale, utilizzano un sistema di comunicazione basato sull’attività visivo-gestuale: la lingua dei segni.

Questa è una lingua a tutti gli effetti, come può esserla l’italiano o l’inglese. Ha una sintassi propria, una grammatica specifica che si esprime essenzialmente mediante l’uso:
-dello spazio;
-di una costruzione precisa della frase;
-del movimento delle mani;
-dell’espressione facciale;
-della posizione del tronco e delle spalle.

I segni che vengono composti dalle mani rispondono a dei parametri specifici, inoltre vengono eseguiti con la mano dominante mentre l’altra ha il compito di fare da “sostegno”. I segni non sono iconici e non sono universali, variano ovviamente da Paese a Paese.

La LIS (Lingua Italiana Segni, si dice però Lingua dei segni Italiana, poiché esistono anche lingue dei segni straniere come ASL) rappresenta uno strumento fondamentale per l’integrazione sociale per i soggetti sordi.

La Lingua dei Segni esiste da secoli. Se ci pensiamo, l’uomo preistorico prima di comunicare verbalmente si esprimeva a gesti. Tuttavia, si iniziò a parlare di essa nel 1960 grazie a William C. Stokoe, che scrisse ” Sign Language Structure: An Outline of the Visual Communication System of the American Deaf”.

Egli riconosce la natura linguistica della lingua dei segni, l’elemento sequenziale nell’organizzazione della lingua dei segni e la suddivide in unità minime. Ricerche linguistiche e scientifiche sulla Lingua dei Segni Italiana sorgono solo verso gli anni ottanta del XX secolo.

in Svizzera le lingue dei segni sono riconosciute dai rispettivi Cantoni elvetici, sia dalla Costituzione della Svizzera che dalle costituzioni cantonali.

In Italia è in attesa di un disegno di legge, che dal 2011 ha portato l’attenzione dell’opinione pubblica con la nascita di un movimento il Movimento LIS Subito.

La Lingua dei Segni può essere utilizzata anche con bambini udenti! Studi recenti hanno dimostrato che utilizzando questo tipo di comunicazione, si va a potenziare il canale visivo spaziale e visivo gestuale con notevoli progressi nelle aree deputate all’attenzione.

Questo principio è stato messo in atto da alcune scuole del Nord Italia che hanno attivato e promosso laboratori di Lingua LIS sia per bambini sordi che per bambini udenti. Tale iniziativa ha portato senza dubbio anche all’integrazione all’interno del contesto scuola: nessun bambino si è sentito in questo modo “diverso” dal proprio compagno.
Nota dolente è la mancanza, molto spesso, di docenti specializzati anche nella Lingua dei Segni che non sono in grado di interagire con i propri alunni attraverso la lingua. E accade anche che le scuole non abbiano i fondi per inserire nelle classi operatori specializzati.

Ecco perché, molti bambini, vengono iscritti dalle proprie famiglie in scuole dove sanno di poter trovare un sostegno comunicativo adeguato. Si tratta per lo più di scuole private oppure in molti casi di istituti religiosi.

Questa situazione potrebbe portare, a lungo andare, ad una ghettizzazione di una buona fetta della popolazione che si vede costretta a “ritirarsi” in strutture diverse per accedere alla formazione.

Nonostante le tante falle nel sistema educativo nazionale la LIS, ove può inserirsi, rappresenta uno strumento fondamentale per far sì che tutti possano comunicare. E’ impensabile una società nella quale i suoi cittadini non abbiano la possibilità di esprimersi.